Perché il telelavoro in Italia fa fatica a prendere piede   



Perché il telelavoro in Italia fa fatica a prendere piede

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Sembra il solito articolo dove all'estero le cose funzionano e qui no, ma non arriviamo a conclusioni affrettate e fatemi spiegare un concetto semplice ma che per la mente dei manager italiani è più difficile che capire perché un dipendente non vuole lavorare gratis la domenica.

Secondo un articolo del Sole 24 ore (se volete trovate il link in fondo), il perché il telelavoro - o smart working se vi piacciono gli inglesismi - non funzioni bene in italia è dato dal fatto che non abbiamo una mentalità manageriale. 
Può essere.

Nel corso della storia l'uomo si è evoluto cambiando drasticamente il suo modo di vivere, grazie all'agricoltura siamo passati da cacciatori - raccoglitori a uomini stanziali, evitando di doverci spostare in continuazione per cercare nuove risorse, quindi sostanzialmente per lavorare.
In Italia, oggi, siamo nella stessa situazione.
In molti paesi sono passati da cacciatori raccoglitori (pendolari) a uomini stanziali (lavoratori da remoto) e non riusciamo a fare questo passo perché i nostri tanto rinomati manager pensano che non ci sia alternativa se non andare a caccia, altrimenti non c'è il TEAM. 

Tralasciando il fatto che da più di un secolo esistono i telefoni, che cosa davvero impedisce alla nostra società di fare questo importante passo? Che cosa impedisce a un lavoratore di svolgere la sua mansione da casa anziché dall'ufficio?


IL CAFFÈ
Il motivo è solo questo. Andare in ufficio a bere la tanto magica e ambita bevanda. Che poi manco fosse il caffè più buono del mondo quello che si beve al lavoro: è già difficile trovare un buon caffè al bar, figuriamoci da un distributore o dalle tanto elogiate macchinette a cialde, o ancora peggio a capsule, che producono qualcosa che sembra un distillato di peli di cinghiale.
Chiaramente il caffè deve essere bruciato, come vuole la tradizione dell'ufficio.
Sì chiaro, il caffè è una scusa per fare pausa. 
Ok.
Quindi il problema del traffico, dell'inquinamento, dei pendolari ammassati sui treni, delle ore perse ogni giorno per andare al lavoro, tutto questo per la scusa del caffè?
Non solo.
Ci stiamo anche dimenticando che andare in ufficio fa fico, è di moda, da importanza.
Il lavoro non si misura in base a ciò che si produce ma su quante ore si lavorano e soprattutto DOVE si lavora.
La visione del lavoro al giorno d'oggi è questa.
8 ore minime, meglio se di più altrimenti non fai nulla.
Luogo di lavoro almeno a 1h di distanza: se no vicino a casa non ti annoi?
Lavorare da casa = cazzeggiare scambiandosi meme su Facebook con gli amici.
Andare in ufficio a scambiarsi meme su Facebook con gli amici = lavoro.

Chi non ha mai cazzeggiato, scagli il primo dislike.

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